Il Concilio Vaticano I e la Modernità, a cura di Martin Baumeister, Andrea Ciampani, François Jankowiak e Roberto Regoli (Roma: G&B Press 2020 (= Miscellanea Historiae Pontificae 72), 792 pp.
In occasione del 150° anniversario del Concilio Vaticano I e della sua sospensione, in vista dell'imminente presa della città da parte delle truppe risorgimentali, è stato pubblicato un poderoso volume dal titolo “Il Concilio Vaticano I e la Modernità”, edito da Martin Baumeister, Andrea Ciampani, François Jankowiak e Roberto Regoli (Roma: G&B Press 2020 [= Miscellanea Historiae Pontificae 72], 792 pagine). Il libro si fonda su diversi anni di ricerca interdisciplinare sul significato del Concilio Vaticano I nella storia contemporanea, ricerca cui hanno partecipato il DHI, la LUMSA, la Pontificia Università Gregoriana e l'Université Paris-Saclay, Faculté Jean Monet.
I saggi di trentasei studiosi (cf. l'indice del volume ) trattano il rapporto del Concilio con la modernità da tre punti di vista principali: a) l'interazione della Chiesa con i processi sociali e istituzionali moderni, che hanno innescato la convocazione del Concilio; b) la necessità di una risposta collegiale del Papa e del Concilio di fronte alle sfide affrontate dalla Chiesa cattolica e, di conseguenza, della formulazione di proposte positive per rivitalizzare il cattolicesimo nella società moderna; c) la percezione e la ricezione degli eventi conciliari nel periodo dal I al II Concilio Vaticano.